L'ASSOLUTO INDIVIDUALIZZATO

 

E se invece di identificarci noi nell'Assoluto in un tempo e in un divenire illusorio, fosse l'Assoluto a identificarsi in noi nell'attimo presente?
Proviamo a immaginare un re che vuole conoscere tutto il suo regno e le persone che lo abitano, dal più povero e su su, ma non per conoscere dualmente la persona con la sua storia, farsi raccontare la sua vicissitudine e immaginarsela, ma entrare nel loro vivere.
Se volesse conoscere la povertà, per esempio, non basterebbe far finta di essere povero, vestirsi di stracci e mangiare cibo scadente, perchè saprà che potrà ritornare quando vuole ad essere re.
Per vivere veramente la povertà dovrà dimenticarsi di essere un re e credere fermamente di essere povero. Solo così sentirà veramente la miseria, i crampi allo stomaco, le preoccupazioni, le frustrazioni e le umiliazioni della povertà.
In questa sua fasulla credenza rende possibile tale conoscenza; tramite un'illusione rende "reale" un sentire che altrimenti non avrebbe potuto sentire. Tutti i sentire sono possibili attraverso l'illusione, attraverso il credere di essere limitati; è questa credenza che rende ciò realizzabile.
Il relativo esiste solo come illusione, ma è fondamentale al fine di far esistere i Sentire relativi contenuti e fusi nell'Assoluto.
<<Così, l'insieme del mondo del sentire è un solo tutto in cui i singoli sentire tali sono perchè "così si sentono", ma non perchè "così siano". In altre parole: il sentire relativo, limitato, tale è perchè "tale si sente"; perciò il destino, il fine, il tendere del sentire limitato non può che essere quello di manifestare la vera struttura, il vero stato d'essere del mondo del sentire: l'unità dell'Uno inscindibile.>> (da "Le grandi verità" CF77).
Dio non è frammentato, non è divisibile; seppure contiene il relativo e il manifestato, questi non sono distinti e oggettivi, altrimenti renderebbe l'Assoluto frantumato e quindi non più Assoluto.
Come farebbe allora a sentire tutti i Sentire? La Realtà è la sua natura e il relativo non può avere la sua stessa natura, infatti il relativo non è reale, è illusorio, ma proprio questa illusorietà rende "reale" il manifestato.
Dall'illusione troviamo la realtà!
L'illusione non è un bastone tra le ruote che Dio ci mette, non avrebbe senso, l'illusione ha una sua ben precisa ragione di essere.
Guardando dal basso verso l'alto noi ci vediamo proiettati in un divenire illusorio fino all'identificazione in Dio, ma vedendo, invece, dall'alto verso il basso vediamo che è Dio a identificarsi in noi, a identificarsi in ogni essere, infatti, in realtà esiste solo Lui.
<<Egli quindi Sente, Vive, Ama in noi ed attraverso di noi.>> ("Dai mondi invisibili")
<<Tutto quanto esiste - per esistere - deve essere "sentito", ed il modo in cui ciascun essere lo "sente" è il modo attraverso al quale lo "sente" Dio; perciò è il modo attraverso al quale esiste.>> ("Per un mondo migliore")
<<Se l'uomo evolvesse nel senso del "divenire" non giungerebbe mai ad identificarsi in Dio>>
<<Noi quali ci sentiamo, quali crediamo di essere, fratelli, esistiamo solo nell'illusione; nell'illusione della separatività. In Realtà esiste solo Lui. Ma poiché Lui è Sentire Assoluto, che comprende e
riassume in Sé ogni sentire, ciò garantisce che la nostra esistenza non finisce col finire dell'illusione.>>
("Dai mondi invisibili") CF77.
<<Lui tutto comprende, Lui, in cui si è Tutto e si è Uno nell'Eterno Presente. Lui, che è la vera natura di noi stessi, la reale condizione di esistenza del Tutto. Se allora io e voi in Lui ci identifichiamo, ci riconosciamo, chi sono io, e voi chi siete?>> Da “Oltre l'illusione” CF77
<<Oggi – ripeto – voi non potete rinunciare al vostro “io”; è una grandissima rinuncia pensare che…
Anche se noi vi diciamo che il destino futuro dell’uomo è l’identificazione in Dio, diciamo una cosa enorme, pur tuttavia voi rinuncereste a questo pur di conservare il vostro “io”. Non “io” come egoismo, “io” come individualità, è vero? >>
Alan - CF77
<<...tutti noi siamo in definitiva "individualizzazioni" dell'Assoluto ed ogni "Scintilla-individualità-individuo" è Suo frazionamento, un Suo circoscriversi, limitarsi, esistere in forma relativa...>>
da "Oltre l'illusione" CF77.
<<Non v'è nessuna differenza, in Realtà, fra noi, voi, io e te; ma ogni cosa è il Lui. È Lui moltiplicato nei molti, che si riassume nel Tutto e nell'Uno. È questo mare immenso di sentire, di coscienza; che compenetra ogni unità elementare dei cosmi e del Tutto stesso, e del Suo stesso Essere. È Lui che Esiste allo stato di Sentire, non solo limitato e chiuso in un sentire individuale, ma anche in un sentire Assoluto fino all'ultimo atomo del Suo stesso Essere. Lui è Sentire per eccellenza >>
da "Oltre l'illusione" CF77


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