COMPRENDERE L'ESTERIORE DENTRO SE STESSI

 

 

 

Guardo e valuto le situazioni della vita come riflesso del proprio mondo interiore, per leggere il messaggio che la vita mi da, e questo periodo mi ha confermato molti accostamenti tra l'esteriore e l'interiore, che non sono mai separati tra loro.

Ho letto e consapevolizzato il significato del "virus" dentro di me, della "separazione" dentro di me, il simbolismo della "mascherina" dentro di me e letto la "menzogna" dentro di me.
 
Leggere e consapevolizzare il significato del "virus" dentro di me, intendo dire che ho visto il mio ego agire esattamente come un virus. Esso non ha consistenza propria, è apparente e illusorio, può sopravvivere solamente attaccandosi e nutrendosi su una vita vera, quella dell'essere. Di questo si nutre "separando" l'individuo e creando una dualità apparente (io/non io, mio/tuo), "mascherandosi" (infatti l'etimologia della parola "persona" vuol dire maschera) in svariati ruoli che, come un attore, recita offuscando il vero essere e identificandosi completamente nel personaggio acquisito.

E tutto questo, quindi, "mentendo" a se stesso, al suo vero proprio essere.

Tutto questo sto osservando dentro di me, ne sono consapevole, ma anche consapevole che ogni tentativo di cambiare o migliorare, non è altro che l'ego stesso che cerca di "mutare" (altra parola in voga) la sua natura.

Quindi mi limito ad osservare e a rendermene consapevole, senza peraltro giudicare o condannare, perchè ogni giudizio prolunga la separazione e anche perchè, questo passaggio di coscienza ha la sua ragione di esistere.

Se dentro di noi riconosciamo tutti questi meccanismi interiori, se riconosciamo il "virus" intrinseco che ci offusca la "verità" di noi stessi, allora ogni menzogna, ogni maschera, ogni separazione smetterà di sussistere, ma se non lo sappiamo riconoscere dapprima in noi stessi, difficilmente fuori si avvererà, perchè il mondo fuori riflette esattamente il mondo interiore ed ora, più che mai, ce lo riflette come una lente d'ingrandimento.

Non a caso parole chiave come "virus", "separazione", "mascherine", "menzogne" sono in voga in questo particolare periodo, è la vita stessa che ci indica la via e ci aiuta a leggerla e consapevolizzarla dentro noi stessi.
Altre parole "chiave" ci sono come "morte" (più ci si identifica all'ego e più si ha paura), "libertà" (dall'ego), "paura" (come preludio di morte).

E' mia opinione rendere concreta la spiritualità, accostandola al quotidiano, al saperlo interpretare nella propria interiorità, altrimenti è solo teoria disfunzionale e distaccata.

Al di là di tutte le informazioni, diatribe e confronti, necessari anche questi, proviamo a spostare il focus soprattutto dentro noi stessi, osservandolo e riconoscendolo in noi.
 

Questa è una consapevolezza intrinseca e intima che ognuno dovrebbe fare in modo personale dentro di sè.
Sarà questa ad illuminare le menti e soprattutto i cuori delle persone.

Quello che "sentiamo" è sempre nostro, a prescindere da chi ce lo fa sentire.

La consapevolezza in noi stessi è la vera immunità del nostro essere.


Fabio Finucci

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