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Visualizzazione dei post da gennaio, 2024

LA VERA REALIZZAZIONE DI SE' (Video)

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COSA VUOL DIRE "ESSERE SE STESSI"

Spesso si sente dire che bisogna "essere se stessi", intendendo con questo che bisogna essere sinceri, seguire il proprio cuore cioè quello che uno sente dentro di sè, mostrare la verità di sè e questo è lodevole, però per essere veramente se stessi, a mio parere, bisogna anche capire "chi" è questo "essere" che noi rappresentiamo con la nostra esistenza. Noi lo sappiamo chi siamo veramente? Posso mostrarmi sincero, trasparente, rivelare le mie qualità oppure i miei difetti e quindi affermare di essere me stesso, ciononostante queste sono solo le qualità su cui io mi identifico, su cui identifico il mio essere o quello che credo di essere, ma non è il mio vero essere.  Qual è il mio vero essere? Qualsiasi persona si può descrivere come un uomo/donna, un ingegnere o un operaio, sposato/a con figli oppure scapolo/nubile oppure un tipo tranquillo o iroso, cioè con certe qualità ed altre no, ma tutte queste descrizioni sono gli attributi, non l'essere che

CONTEMPORANEITA' E NON-CONTEMPORANEITA' DEGLI ESSERI

Dal libro "Le grandi verità" (Cerchio Firenze 77): "... Lo stesso tempo e lo stesso spazio può essere diviso fra individui che hanno un sentire non analogo: essi non sono simultanei perché non entrano in comunione, tuttavia l'uno dei due può essere un sentire che, in qualità, contiene l'altro, essere cioè il risultato di comunioni di sentire analoghi all'altro. Eccettuati gli atomi di sentire, ogni sentire è composito e contiene, per ampiezza, per qualità, tutti i sentire di cui è centro ricettore. In lui sono contenute le vite degli esseri che manifestarono i sentire che li costituiscono; egli è tutti quegli esseri e nessuno di essi in particolare. ... Per quante creature possiamo incontrare incontreremo sempre noi stessi: una parte del nostro vero essere."  Ecco, noi sappiamo che non c'è un io che diviene, ma tanti sentire che sono, quindi, per quello che ho capito, ognuno di noi nella propria vita, come centro ricettore di tanti sentire che vanno

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