WU-WEI

L'io si muove solo se ha un motivo per farlo; l'essere non ha bisogno del motivo per muoversi. L'essere non crea una causa per agire, mentre l'io, avendo un motivo, crea una causa e di conseguenza ne subisce poi l'effetto. Se anche la causa fosse buona, l'effetto non sempre sarà prolifico, perché probabilmente l'effetto tenderà a fargli capire che ha agito con il proprio io e non col suo essere, perciò la persona si avvicinerà sempre più all'agire senza agire, cioè non sarà più il suo io ad agire, ma lascerà che sia il suo essere a farlo.
Questo mi ricorda il wu-wei taoista:

" Colui che persegue la conoscenza viene
di giorno in giorno aumentato
colui che persegue il Tao viene
di giorno in giorno diminuito
e diminuisce ripetutamente
finché giunge al non-agire
non agisce e riesce in tutto
per governare il mondo bisogna non-agire
quando si agisce non si può governare il mondo"

XLVIII Tao te king


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