COSA VUOL DIRE "ESSERE SE STESSI"
Spesso si sente dire che bisogna "essere se stessi", intendendo con questo che bisogna essere sinceri, seguire il proprio cuore cioè quello che uno sente dentro di sè, mostrare la verità di sè e questo è lodevole, però per essere veramente se stessi, a mio parere, bisogna anche capire "chi" è questo "essere" che noi rappresentiamo con la nostra esistenza.
Noi lo sappiamo chi siamo veramente?
Posso mostrarmi sincero, trasparente, rivelare le mie qualità oppure i miei difetti e quindi affermare di essere me stesso, ciononostante queste sono solo le qualità su cui io mi identifico, su cui identifico il mio essere o quello che credo di essere, ma non è il mio vero essere.
Qual è il mio vero essere?
Qualsiasi persona si può descrivere come un uomo/donna, un ingegnere o un operaio, sposato/a con figli oppure scapolo/nubile oppure un tipo tranquillo o iroso, cioè con certe qualità ed altre no, ma tutte queste descrizioni sono gli attributi, non l'essere che siamo.
Chi siamo noi al di là di questi attributi?
Sono sicuro che a questa domanda non si sa rispondere!
L'essere è il nucleo, il fulcro di noi stessi, il cuore di noi stessi, la sostanza, l'essenza di noi stessi, quell'essenza immutabile ed eterna di noi stessi al di là degli attributi, al di là delle qualità che mutano in continuazione.
A seconda delle circostanze possiamo scoprirci amabili come crudeli, tolleranti come irosi, giocosi come nervosi, inutile scegliersi alcuni aspetti di noi, incollarseli addosso e darsi un'identità ben confezionata.
Quello non è noi!
In un certo senso l'essere ha tutti i caratteri e nessuno in particolare, perchè "essere" è totalità, è completezza, perciò conoscerne solo alcuni aspetti e classificarlo come "essere" non è la verità dell'essere.
E' ciò che "appare" e non ciò che "è" e ciò che appare è solo una piccolissima parte che si manifesta all'esterno.
Bisognerebbe capire "chi" siamo al di là delle nostre qualità caratteriali invece di identificarci in queste e crearci un personaggio.
Trovare la "verità" di noi stessi è essere se stessi; o meglio ancora, trovare la verità di noi stessi è "essere".
Noi lo sappiamo chi siamo veramente?
Posso mostrarmi sincero, trasparente, rivelare le mie qualità oppure i miei difetti e quindi affermare di essere me stesso, ciononostante queste sono solo le qualità su cui io mi identifico, su cui identifico il mio essere o quello che credo di essere, ma non è il mio vero essere.
Qual è il mio vero essere?
Qualsiasi persona si può descrivere come un uomo/donna, un ingegnere o un operaio, sposato/a con figli oppure scapolo/nubile oppure un tipo tranquillo o iroso, cioè con certe qualità ed altre no, ma tutte queste descrizioni sono gli attributi, non l'essere che siamo.
Chi siamo noi al di là di questi attributi?
Sono sicuro che a questa domanda non si sa rispondere!
L'essere è il nucleo, il fulcro di noi stessi, il cuore di noi stessi, la sostanza, l'essenza di noi stessi, quell'essenza immutabile ed eterna di noi stessi al di là degli attributi, al di là delle qualità che mutano in continuazione.
A seconda delle circostanze possiamo scoprirci amabili come crudeli, tolleranti come irosi, giocosi come nervosi, inutile scegliersi alcuni aspetti di noi, incollarseli addosso e darsi un'identità ben confezionata.
Quello non è noi!
In un certo senso l'essere ha tutti i caratteri e nessuno in particolare, perchè "essere" è totalità, è completezza, perciò conoscerne solo alcuni aspetti e classificarlo come "essere" non è la verità dell'essere.
E' ciò che "appare" e non ciò che "è" e ciò che appare è solo una piccolissima parte che si manifesta all'esterno.
Bisognerebbe capire "chi" siamo al di là delle nostre qualità caratteriali invece di identificarci in queste e crearci un personaggio.
Trovare la "verità" di noi stessi è essere se stessi; o meglio ancora, trovare la verità di noi stessi è "essere".
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