Nel mio blog, ho descritto l'abbondanza come “ la consapevolezza della propria ricchezza interiore che si espande all'esterno” , quindi, secondo me, non è cercarla all'esterno di noi, ma trovarla al nostro interno, rendersene consapevoli che è già in noi tanto da poterla espandere all'esterno. Invece molto spesso l'idea che abbiamo di essa è di avere abbondanza di soldi e vivere liberi e felici. Pensiamoci un attimo: chi è in noi che ci fa desiderare un'abbondanza economica? Non certo la consapevolezza di essere già ricchi interiormente, anzi denota propria una “mancanza” che sentiamo in noi. Pensiamo che avere un bel conto in banca, un buono stipendio o pensione e una casa tutta nostra sia abbondanza; si che lo è, ma se noi dipendiamo da questo non è libertà, ma protezione, se questa proviene dalla paura di vivere non è libertà, perchè la paura comunque rimane, magari di perdere tutto e la paura non è libertà, ma chiusura e questa abbondanza è solo ...
(Premetto e tengo a precisare che quello che scrivo è frutto di mie interpretazioni e riflessioni, non hanno certo la pretesa di spiegare le parole dei Maestri del Cerchio Firenze 77). I Maestri ci dicono: "Non c'è un io che sente, ma c'è il sentire" , tuttavia per noi sentire di esistere vuol dire "io" che sento di esistere. In questi termini noi releghiamo il "Sentire" a una nostra semplice sensazione e la persona diventa più importante del Sentire stesso, ma sopratutto sentiamo la vita come "staccata" da noi per diventare un semplice oggetto: Io (soggetto) sento (verbo) l'esistenza (oggetto). Il "sentire" invece è l'essere, e la stessa frase diventa: "essere l'esistenza". Da qui si può capire che "essere" e "vita" si identificano nel "sentire di esistere", mentre con "io sento l'esistenza" c'è un soggetto che non si identifica con la vita, per cu...
Guardo e valuto le situazioni della vita come riflesso del proprio mondo interiore, per leggere il messaggio che la vita mi da, e questo periodo mi ha confermato molti accostamenti tra l'esteriore e l'interiore, che non sono mai separati tra loro. Ho letto e consapevolizzato il significato del "virus" dentro di me, della "separazione" dentro di me, il simbolismo della "mascherina" dentro di me e letto la "menzogna" dentro di me. Leggere e consapevolizzare il significato del "virus" dentro di me, intendo dire che ho visto il mio ego agire esattamente come un virus. Esso non ha consistenza propria, è apparente e illusorio, può sopravvivere solamente attaccandosi e nutrendosi su una vita vera, quella dell'essere. Di questo si nutre "separando" l'individuo e creando una dualità apparente (io/non io, mio/tuo), "mascherandosi" (infatti l'etimologia della parola "persona" vuol dire masc...
La Menzogna dell'Ego. Una profonda introspezione per ritrovare la propria verità interiore di Fabio Finucci (Autore) - Edizioni Youcanprint - Ordinabile su tutte le librerie oppure on-line su Youcanprint, Amazon, Mondadori, Feltrinelli ecc. https://www.youcanprint.it/la-menzogna-dellego-una-profonda-introspezione-per-ritrovare-la-propria-verita-interiore/b/18eb6a57-3b09-5e2e-8c1e-f2e1a57135af?fbclid=IwAR0kUot0AWAXeoauzsrIclD9gmTQThIXAjVBuL2H3votqv6TzKoA2-DaKLY https://www.mondadoristore.it/menzogna-dell-ego-profonda-Fabio-Finucci/eai979122037595/ https://www.lafeltrinelli.it/menzogna-dell-ego-profonda-introspezione-libro-fabio-finucci/e/9791220375955 https://www.amazon.it/menzogna-dellego-introspezione-ritrovare-interiore/dp/B09PHG39MH/ref=sr_1_17?keywords=Verit%C3%A0&qid=1641723218&refinements=p_n_date%3A510380031&s=books&sr=1-17
Nella paura non si vince e non si perde, essa semplicemente "é". Vuoi combatterla, analizzarla, trasformarla, superarla; provare di essere più forte, ma così facendo tu te la proponi, te la proietti ed essa appare sempre come paura, altrimenti, se non ne avessi, non sarebbe paura, quindi ogni volta che tu la vuoi superare, vincere, o provare a sentirti più forte, non fai che proiettartela davanti ed essa appare, perchè sei tu che te la crei, sei tu che la te la poni davanti appunto per vincerla e così facendo non potrai mai vincerla perchè tu la ricrei ogni volta che la richiami a te. Puoi superare con sforzo una tua specifica paura, ma non la paura in sè. Quando comprendi questo, accetti che essa semplicemente esiste, che è una parte oscura di te che accetti, senza vincenti nè vinti, allora passi oltre, smetti di creartela nella tua vita, di proiettartela davanti, la lasci andare e scegli di non avere più paura, ossia di non procurartela più, perchè lei n...
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